
foto dal sito www.yunphoto.net
Leggo sul settimanale "PANORAMA", un interessante articolo di Anna Jannello, che riporto nella sua interezza, e che avvalora sempre di piu' in me, il pensiero di condanna, senza eccezioni, di qualsiasi forma di dittatura, e qualsiasi forma autoritaria di governo, in cui le sorti di un popolo sono affidate alla follia di un
unico uomo, in totale assenza di leggi costituzionali, o altri fattori politico-sociali
interni ad uno stato e laddove, la dignita' delle persone, viene calpestata e distrutta dalla prepotenza di personaggi senza scrupoli sotto la minaccia delle armi.
Freespiritman
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CAPITALI VERGOGNOSI
Dittatori:quasi impossibile per gli stati
riavere 200 miliardi di dollari nascosti
all'estero durante i regimi.
In oltre trent'anni di permanenza al potere come
presidente dello Zaire, (ora Repubblica democratica
del Congo), Mobutu Sese Seko aveva accumulato
una fortuna personale fra i 5 e i 6 miliardi di dollari.
L''equivalente del pil annuo del paese che nel maggio
1997 quando il "leopardo di Kinshasa" fu cacciato,
era indebitato per 13 miliardi di dollari.
A tutt'oggi l'immenso patrimonio del dittatore non è
stato rtestituito, le procedure avviate in Svizzera,
Belgio e Francia hanno finora dato esito negativo e
i congolesi sopravvivono con un reddito pro capite
di meno di 1 dollaro al giorno.
Quasi nulla è ritornato in Cile dai conti bancari,
125 solo negli Usa, di Augusto Pinochet, che in 17
anni di regime si è costruito una solida fortuna al-
l'estero. I beni sottratti da dittatori di tutto il globo
ammonterebbero a 200 miliardi di dollari.
Michel Camdessus, ex direttore generale del Fondo
monetario internazionale, ha evocato la spettacolare
cifra di 1.000 miliardi di dollari.
Secondo un rapporto dell'Unione Europea, i capitali
dei dittatori africani depositati in conti bancari e nei
paradisi fiscali potrebbero ripianare oltre la metà del
debito con l'estero del continente.
Ma il percorso per far rientrare questi fondi nei paesi
d'origine è a dir poco impervio.
L'org francese Ccfd (170 dipendenti, 15 mila volonta-
ri) ha ricostruito in un dossier le procedure avviate
dai governi nazionali.
Nell'agosto del 2003, 14 anni dopo la morte di Marcos,
sono stati restituiti alle Filippine 356 milioni di dollari
( diventati 658 con gli interessi) dei 10 miliardi di dolla-
ri di fondi sottratti.
Anna Jannello
3 commenti:
Gracias nuevamente por la visita, si así soy yo tal como me describes, mi nombre es Mía Báez Mancilla, y cual es el tuyo?
Hasta luego
grazie per la visita...mi regali sempre un sorriso...:-)...e tra ieri e oggi ne avevo bisogno...la gente che rompe l'equilibrio del mio blog, che è anche quello del mio essere ,non la sopporto...e poi si arrabbiano perchè cancello i loro commenti...mi tolgono quella poca ispirazione che ho...uffa...ciao...buona serata e...scusa lo sfogo...
P.s. ma quante lingue parli????
ciao ciao ciao....
sono daccordo con te, condannerei tutti quelli che si permettono e si prendono il potere di poter fare quello che vogliono con la vita altrui.., non li sopporto!!
P.S.
grazie per le tue visite, sempre gradite.
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