lunedì 14 maggio 2007

L'ORO DEI POVERI


foto dal sito www.yunphoto.net
Leggo sul settimanale "PANORAMA", un interessante articolo di Anna Jannello, che riporto nella sua interezza, e che avvalora sempre di piu' in me, il pensiero di condanna, senza eccezioni, di qualsiasi forma di dittatura, e qualsiasi forma autoritaria di governo, in cui le sorti di un popolo sono affidate alla follia di un
unico uomo, in totale assenza di leggi costituzionali, o altri fattori politico-sociali
interni ad uno stato e laddove, la dignita' delle persone, viene calpestata e distrutta dalla prepotenza di personaggi senza scrupoli sotto la minaccia delle armi.

Freespiritman

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CAPITALI VERGOGNOSI
Dittatori:quasi impossibile per gli stati
riavere 200 miliardi di dollari nascosti
all'estero durante i regimi.

In oltre trent'anni di permanenza al potere come
presidente dello Zaire, (ora Repubblica democratica
del Congo), Mobutu Sese Seko aveva accumulato
una fortuna personale fra i 5 e i 6 miliardi di dollari.
L''equivalente del pil annuo del paese che nel maggio
1997 quando il "leopardo di Kinshasa" fu cacciato,
era indebitato per 13 miliardi di dollari.
A tutt'oggi l'immenso patrimonio del dittatore non è
stato rtestituito, le procedure avviate in Svizzera,
Belgio e Francia hanno finora dato esito negativo e
i congolesi sopravvivono con un reddito pro capite
di meno di 1 dollaro al giorno.

Quasi nulla è ritornato in Cile dai conti bancari,
125 solo negli Usa, di Augusto Pinochet, che in 17
anni di regime si è costruito una solida fortuna al-
l'estero. I beni sottratti da dittatori di tutto il globo
ammonterebbero a 200 miliardi di dollari.
Michel Camdessus, ex direttore generale del Fondo
monetario internazionale, ha evocato la spettacolare
cifra di 1.000 miliardi di dollari.

Secondo un rapporto dell'Unione Europea, i capitali
dei dittatori africani depositati in conti bancari e nei
paradisi fiscali potrebbero ripianare oltre la metà del
debito con l'estero del continente.

Ma il percorso per far rientrare questi fondi nei paesi
d'origine è a dir poco impervio.
L'org francese Ccfd (170 dipendenti, 15 mila volonta-
ri) ha ricostruito in un dossier le procedure avviate
dai governi nazionali.
Nell'agosto del 2003, 14 anni dopo la morte di Marcos,
sono stati restituiti alle Filippine 356 milioni di dollari
( diventati 658 con gli interessi) dei 10 miliardi di dolla-
ri di fondi sottratti.

Anna Jannello

3 commenti:

Dislexia ha detto...

Gracias nuevamente por la visita, si así soy yo tal como me describes, mi nombre es Mía Báez Mancilla, y cual es el tuyo?

Hasta luego

Nadia ha detto...

grazie per la visita...mi regali sempre un sorriso...:-)...e tra ieri e oggi ne avevo bisogno...la gente che rompe l'equilibrio del mio blog, che è anche quello del mio essere ,non la sopporto...e poi si arrabbiano perchè cancello i loro commenti...mi tolgono quella poca ispirazione che ho...uffa...ciao...buona serata e...scusa lo sfogo...
P.s. ma quante lingue parli????
ciao ciao ciao....

Albachiara ha detto...

sono daccordo con te, condannerei tutti quelli che si permettono e si prendono il potere di poter fare quello che vogliono con la vita altrui.., non li sopporto!!

P.S.
grazie per le tue visite, sempre gradite.