LUNGO IL FIUME MAE KOK

DAI TACCUINI DI VIAGGIO DI FREESPIRITMAN

Questa mattina abbiamo lasciato l'Hotel di Ciang Mai, con un'insolito entusiasmo, nonostante l'insopportabile caldo umido che ci attanaglia da diversi giorni. La giornata si presenta particolarmente impegnativa e faticosa, ma indubbiamente ricca
di interessanti sorprese.


foto by freespiritman

Dobbiamo raggiungere Ciang Rai, antica capitale Thailandese, vicinissima al famoso
"Triangolo d'oro" che segna i confini tra Thailandia, Laos e Birmania.
E fin qui sembrerebbe tutto normale direi, se non fosse per i nostri mezzi di locomozione, alquanto scomodi, ma capaci di regalarci, sicuramente, una indimenticabile emozione.



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Dobbiamo raggiungere il villaggio di Ta Don, su degli enormi elefanti, e poi a bordo di piccole motolance, discendere il fiume Mae Kok fino alla città di Ciang Rai.

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Il campo elefanti, dove inizia il nostro viaggio, si trova a circa 50 chilometri da Ciang Mai e lo raggiungiamo a bordo di un pulmino in circa tre quarti d'ora.

Il nostro percorso sugli elefanti, si snoda attraverso una fitta vegetazione ai margini

di una foresta pluviale. Il terreno è in grande maggioranza accidentato, caratterizzato

anche da numerosi guadi sul fiume Mae Kok, dove gli elefanti nonostante la loro stazza, trovano abbastanza difficoltà a contenere la spinta delle rapide.

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Noi siamo accomodati su degli strani sedili traballanti, a circa 3 metri da terra. Ogni elefante trasporta due persone, mentre il conduttore thailandese, stà semplicemente accovacciato tra la testa ed il collo del pachiderma, ostentando sicurezza, e nascondendo soddisfatto, un risolino per l'espressione dei nostri volti, tra il divertito ed il terrorizzato dalla posizione instabile.

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Il villaggio Ta Don, sorge lungo il fiume Mae Kok, ed è abitato da numerose tribu' di

diversa etnia, un tempo dedite alla coltivazione dell'oppio, oggi vivono di piccole attività artigianali quasi sempre legate al turismo.

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Dopo un pranzo a base di pietanze locali, buonissime ma molto speziate, ci imbarchiamo su delle piccole motolance, a bordo delle quali raggiungeremo in circa tre ore il nostro Hotel Dusit Island, approdando direttamente sul pontile dell'albergo

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La discesa del fiume, è stata un'esperienza unica, foreste ed una vegetazione particolare, ne segue il corso. Incontriamo numerose rapide, che mettono in seria difficoltà la nostra imbarcazione, ma l'abilità del conduttore, ci porta alla fine del viaggio senza alcun problema.

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Fino a qualche anno fà, la discesa di questo fiume era davvero preocupante, le imbarcazioni che trasportavano i turisti, venivano scortate dalla polizia locale. I trafficanti di oppio, vedevano il turismo come un elemento di disturbo per il loro traffici, e sparavano sulle imbarcazioni. Ne nascevano dei veri e propri conflitti a fuoco, mettendo così a repentaglio la sicurezza dei turisti.

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Per fortuna oggi tutto questo è solo un ricordo, anzi gli stranieri che visitano quei luoghi, vengono molto apprezzati, perchè portano denaro e incrementano lo sviluppo

delle attività turistiche

foto freespiritman
E' stata una bellissima esperienza di viaggio, avrei tantissimi aneddoti curiosi da raccontare, che per ovii motivi di spazio, non è possibili. Chi sà, forse con il tempo, i miei taccuini di viaggio, potrebbero trasformarsi un libro, ricco di particolari e di fotografie con tutte le avventure di quel giramondo di freespiritman.