lunedì 21 maggio 2007

LA SANITA' STA MORENDO!! ...SALVIAMOLA


Oggi propongo questo interessantissimo articolo di Monica Vignale,
tratto dal settimanale "Panorama", con il quale ci descrive chiaramente, il grido d'allarme e la rabbia manifestata in rete da dal popolo
dei bloggers, per i numerosi e frequenti episodi di malasanita' che vede coinvolti diversi' ospedali italiani.
E' sempre piu' scontro tra medici e pazienti, che avvolti nell'anonimato, affollanoi forum della rete, scambiandosi pesanti accuse.
Ora tutti ci chiediamo cosa stia davvero succedendo.
Perche' questi scandali?
cosa veramente non funziona?
E soprattutto le nostre istituzioni dormono?
Non si' può, quando di mezzo c'è la salute dei cittadini, il bene piu' prezioso.
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"NOI PAZIENTI SIAMO SOLO CAVIE"
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Nei blog si accende la rabbia di tanti contro la sanita',
Ma i medici si difendono: "Lavoriamo un condizioni massacranti"
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Maledetti, le macchine non si provano con i malati: Basta, ogno giorno
sentiamo solo morte negli ospedali.
Se ti va bene perdi un occhio, se ti va male sei spacciato.
Il web trasuda rabbia, il popolo dei forum è in collera.
Scandali e morti negli ospedali italiani sono cronaca quotidiana.
Sono tutti incapaci e affamati di quattrini. Rimandiamoli a
scuola a imparare che i pazienti sono esseri umani e come tali vanno trattati.
Noi siamo pazienti.... ma fino a quando?
E' lungo l'elenco dei commenti. Gli otto morti di Castellaneta sono come
fuoco che brucia ogni prudenza e incalza verso la parola piu' in voga del momento: malasanità. Sotto accusa la carenza dei controlli sui macchinari, come si legge sull'animato dibattito di liberoblog, centinaia di interventi in poche
ore. "Come è possibile che il protossido di azoto si sia infiltrato nel tubo
dell'ossigeno? E che se ne siano accorti dopo quasi un morto al giorno?
E ancora: " Ora voglio vedere se nella giungla degli uffici, delle mafie politiche e non, si trovano i respnsabili e se si puniscono."
Il desiderio di giustizia si fonde con gli appelli:" Concittadini, cominciamo a segnarci in un taccuino tutte le nefandezze che si vorrebbe dimenticassimo.
Per ricordare e fare di questo un paese di normale decenza."
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L'attualità riporta a galla il dolore di chi ha perso un familiare negli ospedali.
Lulu' ha visto morire una sorella di 38 anni per una diagnosi sbagliata, Beatrice la madre per un tumore sfuggito agli esami;
"Le hanno riconosciuto un assegno d'accompagnamento solo poco prima che morisse, sebbene fosse su una sedia a rotelle.
Il medico che è venuto a casa a visitarla ha solo guardato dove abitavamo, una casa popolare, e ha pensato che eravamo dei pezzenti in cerca di soldi facili.
I medici sono il bersaglio di affondi spietati.
Come quello di Annaluna, che da quattro anni attende la sentenza per
i dottori sotto processo per omicidio colposo dopo aver operato suo padre.
Genoveffa scrive dalla città dell'ultimo scandalo:" Nella mia famigliac'è stato un caso al reparto di ortopedia di Castellaneta, un'ingessatura che non si doveva fare ha causato il morbo che viene solo con l'osso calcificato male.
Un calvario che dura da due anni."
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La rete fotografa uno scontro fra pazienti e medici, incoraggiato dall'anonimato.
"Per voi siamo delle cavie e nulla piu'" gridano i primi:
" Noi medici lavoriamo al limite delle umane possibilità" risponde il chirurgo di un grande ospedale di Roma. " La sala operatoria è una catena di montaggio,
la tensione altissima. Anch'io sono indignato, ma la maggior parte delle volete la responsabilità sono da attribuire ad aattrezzature vetuste, turni di lavoro
impossibili, carenze di personale, assunzioni clientelari, reparti che operano al limite delle norme igieniche per carenza di spazi."
Tiziana, dottore di medicina generale, tenta un'analisi:" I medici non installano macchine, e non sono incompetenti, ma sottoposti a turni di 14 ore, oberati di straordinari non pagati, in carenza di organico nelle terapie intensive."
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Testimonianze che mettono a nudo un sistema pieno di difetti. Un altro
chirurgo, con nome e cognome, conferma l'ennesimo peccato della sanità italiana: "l'Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove ci si può specializzare in chirurgia senza aver operato quasi mai.
Quanti controlli fa il ministero dell'Università presso le scuole di specializzazione per indagare sulla effettiva formazione dei futuri chirurghi?
Zero....Allora riflettiamo un pò perchè inefficienza e marciume sono nelle istituzioni, ed è da qui che bisogna iniziare."
( Monica Vignale)

3 commenti:

Nadia ha detto...

ehhh già..hai toccato un tema che scotta e non poco....hai detto bene alcuni di noi sono cavie nelle loro mani......ora è vero che non si può fare di tutta un'erba un fascio però alcuni episodi si sarebbero potuti evitare...ma sempre dopo!! credo anche che le cavie che muoiono non siano sicuramente parenti di medici...ma l'Italia è così...
Comunque in tutti i lavori c'è il professionista e c'è il .......che non gli frega niente ...basta lo stipendio!!! Il problema che a rimetterci è la gente che si fida...che ripone la speranza in queste persone...bisognerebbe essere tutti avvocati o persone illustri...certe cose non succederebbero...non credi?
?buona serata

Nadia ha detto...

"Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria,ma non togliermi il tuo sorriso.Non togliermi la rosa,la lancia che sgrani,l'acqua che d'improvviso scoppia nella tua gioia,la repentina onda d'argento che ti nasce.Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita...."...La conosci ?...notte :-)

Albachiara ha detto...

fare il medico dovrebbe essere una missione prima di tutto...e il malato che si rivolge a loro ripone tutta la sua fiducia, spesso, purtroppo, il malato viene trattato come carne da macello, scusa il termine, e non come persona bisognosa.
Bisogna vedere il perchè si sceglie questa professione.
Oggi la sanità è veramente un tema scottante.

Ciao e buona notte