Appena fuori l'aeroporto"Don Muang" ed i suoi condizionatori , la sensazione e' quella si essere
atterrato in un'altro pianeta.
L'aria e' a dir poco torrida, un elevato tasso di umidita' e i gas di scarico dell'immensa fiumana di
auto la rendono irrespirabile.
Un taxi al volo, ed in pieno marasma ci sei anche tu. E' quanto devi pagare per raggiungere
il centro.
Dobbiamo percorrere circa venticinque chilometri ed intanto ti guardi attorno, enormi grattacieli solcano il cielo grigio, coperto da un'enorme cappa di smog e da un po' piovigina, sono
gli ultimi giorni di maggio e la stagione delle pioggie e' ormai alle porte.
L'immenso aglomerato urbano si avvicina inesorabile verso di noi, grattacieli sempre piu' alti
ed e' spontaneo pensare che neanche in questo angolo di lontano oriente ,il cemento ha avu-
to pieta'.
Bangkok, dicono sia la citta' piu' visitata al mondo, con i suoi dodici milioni di abitanti, raggiungendo, talvolta, anche i quindici milioni grazie ai turisti ed ai pendolari che per lavoro
ogni mattina si riversano in citta'.
Anticamente era un piccolo villaggio sulle rive del fiume Chao Phay (o fiume del re), oggi
questo fiume divide in due la grande metropoli. Da una parte, ad ovest, la tranquilla zona di
Thonburi, mentre dall'altra parte, ad est, l'attuale Bangkok, caotica e vivace, sempre in continua
evoluzione.
Gia' dalle prime luci dell'alba, le attivita' prendono vita, nelle strade vengono sistemati le merci che succesivamente daranno spazio a brulicanti mercatini.
Nel cuore della citta' finanziaria, uomini d'affari organizzano business con menager provenienti
da tutte le parti del mondo, mentre i colorati monaci buddhisti, con le tradizionali vesti
arancione, vagano per le strade, porgendo la loro ciotola per elemosinare il cibo che i Thailandesi tradizionalmente dividono con loro.
Qui si puo' percepire al meglio lo spirito Thailandese, dove si fondono vecchio e nuovo, dove
puoi trovare di tutto, e dove le tradizioni vivono in armonia con il futuro.
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