mercoledì 15 dicembre 2010

LA POESIA DEL MERCOLEDI'




DUBBI






Ombre eterne offuscano la ragione

e impetuosi venti affollano la coscienza.

Nuvole grigie si caricano di dubbi

e non sgombrano mai il nostro cielo.

Ci siamo regalati prati verdi e fiori di mille colori

offerti amore e rassicuranti promesse

ma l'uragano dei dubbi

rovina il nostro prato e le rose

coltivate con tanto amore.

Ci rimane la gioia di sapere che esistiamo

che ci siamo

e che dietro quel manto di nebulosa incertezza

esiste l'essenza pura di un sentimento profondo

e che nonostante i temporali

protegge i nostri cuori

due cuori che si amano.

martedì 14 dicembre 2010

lunedì 13 dicembre 2010

IL RACCONTO DEL LUNEDI'

Oggi come non mai
tratto da
" LE BATTAGLIE NEL DESERTO "
di Josè Emilio Pacheco

Finchè un giorno....un giorno nuvoloso, uno di quelli che mi piacciono da morire e che non piacciono a nessuno, sentii che era impossibile resistere oltre. Eravamo a lezione di lingua nazionale, come si chiamava allora lo spagnolo. Mondragòn ci insegnava il congiuntivo trapassato. Avessi amato, avessi amato, avesse amato, avessimo amato, avessi amato, avesse amato, avessimo amato. Erano le undici. Chiesi di poter andare in bagno. Scappai di nascosto dalla scuiola. Suonai il campanello dell'appartamento 4. Una due tre volte. Alla fine venne ad aprirmi Marianna; fresca bellissima, senza trucco. Indossava un Kimono di seta. Aveva in mano un rasoio come quello di mio papà, ma in miniatura. Quando arrivai si stava depilando le ascelle e le gambe. Ovviamente si sorprese vedendomi. Carlos, cosa fai qui?. E' successo qualcosa a Jim? No, no signora; Jim sta bene, non è successo niente.
In qualche nodo ci sedemmo entrambi sul divano. Marianna accavallò le gambe. Per un secondo il kimono si aprì leggermente. Le ginocchia, le cosce, il seno, il ventre piatto, il misterioso sesso nascosto. Non è successo niente ripetei. E che..... Non so come dirle, signora. Sono imbarazzato. Cosa penserà di me? Carlos, non riesco a capirti, davvero. Mi sembra così strano vederti così e a quest'ora. Dovresti essere in classe non è vero? Si, certo, è che non ce la facevo più, non ho resistito più.
Sono scappato, sono uscito senza permesso. Se mi scoprono mi espellono. Nessuno sa che sono qui con lei. Per favore non dica a nessuno che sono venuto. E a Jim, la supplico, men che mai. Me lo prometta.
Allora sentiamo, perchè sei così agitato? E' successo qualcosa di grave a casa tua? Hai avuto qualche problema a scuola? Vuoi del latte con il cioccolato, una cioccolata, un pò d'acqua minerale? Abbi fiducia. Dimmi come posso aioutarti. No, non può aiutarmi, signora. Perchè no, Carlitos? Perchè quello che sono venutio a dirle, una volta per tutte, signora, e mi scusi - è che mi sono innamorato di lei.
Pensai che si sarebbe messa a ridere, che mi avrebbe urato dietro. Sei matto. Oppure; fuori di quì, dirò tutto ai tuoi genitori e aiu tuoi professori. Temetti tutto questo; quanto di più ovvio. Eppure Marianna non si offese nè si mise a ridere. Rimase a guardarmi tristissima, mi prese la mano e mi disse;
Ti capisco perfettamente. Non sai quanto. Però devi comprendermi e renderti conto che sei un bambino come mio figlio ed io per te sono vecchia; ho appena compiuto ventotto anni. Per cui ne ora nemai ci potrà essere niente fra noi. Vero che mi comprendi? Non voglio che tu soffra. Ti aspettano tante cose brutte poverino. Carlos, considera tutto quanto come qualcosa di bello. Qualcosa che da grande potrai ricordare con un sorriso, non con risentimento Ritorna qui quando vuoi con Jim e continua a trattarmi per quello che sono; la madre del tuo migliore amico. Continua a venire qui con Jim, come se non fosse successo niente, in modo che ti passi l'infatuazion, scusa; l'innamoramento e che non diventi per te un problema, un dramma che possa farti del male per il resto della vita.
Mi venne voglia di piangere. Mii trattenni e dissi; ha ragione signora. Mi rendo conto di tutto. La ringrazio molto per essersi comportata così Mi scusi. In ogni caso dovevo dirglielo. Se non glielo avessi detto sarei morto. Non c'è niente che io debba perdonare. Carlos, mi piace il fatto che tu sia onesto e che affronti i tuoi problemi. ?er favorte, non lo dica a Jim, Non glielo dirò, non ti preoccupare.ùLiberai la mano dalla sua. Mi alzai per uscire. Allora Marianna mi trattenne. Prfima che te ne vada, posso chiederti un favore? Lascia che ti dia un bacio. E mi diede un bacio, un bacio veloce, non proprio sulle labbra, ma ai bordi. Un bacio come quelli che riceveva Jim prima di andare a scuola. Tremai. Non la baciai. Non dissi nulla. Scesi le scale correndo.
Invece di tornare a scuola, camminai fino all'Avenida Insurgentes. Arrivai a casa mia in uno stato di confusione totale. Sostenni di star male e di voler andare a letto.
Ma aveva appena chiamato il professore. Allarmati di non vedermi tornare in classe, mi avevano cercato nei bagni e per tutta la scuola. Jom disse: Dev'essere andato a trovare mia mamma. A quest'ora? Si, Carlitos è un tipo molto strano. Chissà cosa avrà in testa. Io credo che non sia tutto a posto. Ha un fratello gangster tutto pazzo. Mondragòn e Jim andarono a casa. Marianna confessò che ero stato li qualche minuto perchè l venerdì precedente avevo dimenticato il libro di storia. A Jim fece rabbia questa bugia
Non so come, però intuì tutto e lo disse al professore. Mondragòn telefonò in fabbrica e a casa per raccontare quel che avevo fatto, per quanto Marianna negasse tutto. Il suo negare mi rese ancora più sospetto agli occhi di Jim, di Mondragòn e dei miei genitori.

lunedì 2 agosto 2010

mercoledì 2 giugno 2010

DOVE SI NASCONDERA' IL MIO AMORE?

Dove si nasconderà il mio amore?
Tra le pieghe di radici senza tempo?
*
Dove si nasconderà il mio amore?
Nel sorriso malizioso della luna?
*
Io lo cerco e scappa via
vuole correre così
senza padrone
*
Dove si nasconderà il mio amore?
Tra infiniti labirinti di cristallo?
O su onde spumeggianti tra gli scogli?
*
Io lo inseguo e si nasconde silenzioso
indossando per paura
la sua maschera da clown
*
Dove si nasconderà il mio amore?
Aggrapato al tuo ricordo melanconico?
O magari tra le piume di un gabbiano vagabondo?
O annegando tra le lacrime tradite dei tuoi occhi?
*
Io lo sento è ancora lì sospeso
tra la terra e il cielo
silenzioso complice
di un atavico sognatore
spirito libero
*
Freespiritman


martedì 18 maggio 2010

LA RAGAZZA


La ragazza seduta sulla spiaggia, guardò la luce rossastra del crepuscolo e ricordò i giorni condivisi con quello straniero misterioso. Sorrise mentre una conchiglia si risvegliò tranquilla dal suo sonno. Nelle sue mani prese la sabbia calda e seppellì sotto chiave il suo segreto nella dimenticata roccia dell'amore. Continuò la sua passeggiata solitaria mentre il sole ponente si nascondeva dietro una carovana di visioni.

sabato 13 marzo 2010

BUON FINE SETTIMANA
A CHI
PASSA DI QUI

domenica 7 marzo 2010

8 MARZO FESTA DELLA DONNA

Alle creature più complicate e meravigliose
dell'universo
FELICE 8 MARZO

lunedì 1 marzo 2010

AVREI VOLUTO

Avrei voluto i tuo occhi

le tue parole sussurrate

le tue paure

le tue mani tra le mie.

Avrei voluto

i tuoi abbracci

le tentazioni

il tuo respiro

la tua essenza

le tue labbra rosse

Avrei voluto

l'esaltazione dei sensi

la tua bocca sulla mia.

Avrei voluto

i tuoi silenzi

il fuoco della tua pelle

i soffocamenti

i gemiti

di un concerto d'amore.

Invece

sto seduto accanto alla mia anima annegata

in un mare di amarezze

Arrotolato

tra le pieghe di una notte senza sonno.

Veglio

la mia anima distrutta

aspettando l'alba , a curare le ferite di un amore impossibile.

*

freespiritman